Formato in medicina estetica presso Fondazione Fatebenefratelli di Roma, ho conseguito il Master di specializzazione in tricologia medica e chirurgica presso l'università di Firenze.
In ambito medico estetico, prediligo la naturalezza del risultato evitando "eccessi volumetrici del volto" :
utilizzo prevalentemente fattori di crescita biosintetici (P.R.P. biosintetico) e polidesossiribonucleotidi (P.D.R.N.).
Eseguo la soft surgery del volto con apparecchio tipo plexer:
A) blefaro plastica non chirurgica del contorno occhi
B) riduzione delle rughe perilabiali
C) riduzione rughe perioculari
D) rimozione nei con esame istologico
Eseguo micro needling del volto e del corpo.
Eseguo mesoterapia e ossigeno/carbossiterapia del corpo per il trattamento della cellulite e delle adiposità distrettuali (pancia, addome, fianchi).
In ambito tricologico eseguo esame tricoscopico del cuoio capelluto e tricogramma:
ho trattato con successo centinaia di casi di alopecia androgenetica maschile e femminile e di alopecia areata (alopecia a chiazze).
Per le suddette patologie integro tre metodiche:
-lozioni topiche farmacologiche
-biorivitalizzazione del cuoio capelluto con P.D.R.N. e P.R.P. biosintetico
-ossigenoterapia e carbossiterapia
La caduta dei capelli è di fatto un SINTOMO, dietro al quale spesso c'è una predisposizione genetica, ma la stessa caduta potrebbe essere causata anche da patologie internistiche in fase sub-clinica: tiroide, ovaio micropolicistico, sindromi carenziali ecc. Pertanto è sempre opportuno consultare un medico per una diagnosi precisa e una cura adeguata, che non vada solo ad affrontare il "sintomo caduta".
Non esiste quindi una sola metodica valida ma quasi sempre dall'integrazione di più metodiche, si ottengono i migliori risultati duraturi nel tempo.
Formato in chirurgia della calvizie, eseguo trapianti F.U.E. con metodica D.H.I. :
ci tengo a sottolineare che il trapianto è l'estrema ratio al quale non bisognerebbe mai arrivare per due motivi:
A) nessun chirurgo della calvizie al mondo, per quanto bravo e competente, può riuscire a riprestinare quanto madre natura ci ha donato.
B) con i mezzi farmacologici e biorivitalizzanti ad oggi disponibili siamo in grado di bloccare precocemente l'alopecia androgenetica maschile e femminile.
Per quanto sopra detto è opportuno fare una diagnosi precoce, valutando anche la familiarità per la caduta dei capelli ed intervenire tempestivamente ed in maniera adeguata.
ALTRO CONCETTO IMPORTANTISSIMO E' CHE IL TRAPIANTO NON GUARISCE DALL' ALOPECIA ANDROGENETICA, ma semplicemente con l'atto chirurgico vengono traslate unità follicolari con scarsa affinità per gli ormoni androgeni, da zone ad alta densità a zone glabre.
I migliori risultati con il trapianto si ottengono con l'abbassamento della linea fronto-parietale e nell'alopecia del vertice.
In più il trapianto non può essere eseguito prima dei 27/28 anni.
Eseguo anche trapianto di cellule staminali indicato nei casi di dilatamento lieve della zona parietale e del vertice.